Quando vidi la prima volta questo film avevo nove o dieci anni.
Era un agosto di tanti anni fa. Parecchi anni fa. In un residence di Pescasseroli. Nel profondo Abruzzo. Con la mia famiglia ed alcuni amici. Tutti ridevano. Anche mio padre. Ma io non capivo come si potesse ridere di questa scena: un marito che picchia la moglie per un tradimento.
Poi in quell’estate mio padre tradiva con il pensiero mia madre. Che non era più bella come prima. Incidentata. Nel corpo e nell’anima. Sopravvissuta per noi. In nome di un amore e desiderio materno.